giovedì 16 agosto 2012

Sardegna: 342 milioni per rilancio aree crisi Sardegna


Approvato dalla Giunta Reginale il PFSL - il piano con 342 milioni stanziati per i Progetti di Filiera e Sviluppo Locale. Si tratta di un piano straordinario per il rilancio delle aree di crisi. Green economy, blue economy, filiere agroalimentari, turismo, formazione, servizi avanzati e infrastrutture. Sono questi i settori strategici sui quali punta la Regione per il rilancio delle aree di crisi attraverso i Progetti di Filiera e Sviluppo locale. Trecentoquarantadue milioni per creare sviluppo e lavoro nelle aree del Sulcis, di Porto Torres, La Maddalena, Sardegna Centrale e Tossilo.

La situazione economica e sociale imponeva e impone ancora alla politica di non limitarsi alla pura e semplice gestione dello status quo  ma di porre in essere un’azione straordinaria, fatta di scelte coraggiose, innovative e di rottura con il passato.

L’azione della Giunta si svolge su tre piani distinti, ma complementari tra loro:

  1. la salvaguardia di quelle realtà che possono essere ancora competitive sullo scenario regionale, nazionale ed internazionale;

  1. l’azione finalizzata a promuovere nuove opportunità di lavoro e di impresa;

  1. l’apertura di un confronto, anche conflittuale, con lo Stato sulle grandi questioni rimaste irrisolte per decenni come vertenza entrate, patto di stabilità, trasporti ed energia".
     
La ratio che ha ispirato questi 'mini piani di rinascita' è quella di sostenere le potenzialità locali consolidando le infrastrutture (porti, strade, ferrovie) e curando gli aspetti energetici e ambientali.

Il Piano Sulcis definisce una nuova strategia di sviluppo, basata non solo sulla salvaguardia delle realtà industriali esistenti, ma anche sul rilancio della tradizione mineraria, e sull’individuazione di nuovi ambiti di eccellenza, su cui costruire nuove opportunità occupazionali.

La realizzazione del progetto integrato miniera-centrale CCS Sulcis, le opere di metanizzazione, il potenziamento delle infrastruture, la valorizzazione delle aree minerarie dismesse, la promozione di nuove filiere produttive nel settore dell’agroalimentare e della portulità turistica sono, dunque,le principali linee d’intervento del progetto.

Fondamentale sarà la sfida della partnership tra pubblico e privato nel realizzare le opere.

AREE INTERESSATE

  • Sulcis,

  • Porto Torres,

  • La Maddalena,

  • Sardegna Centrale (Siniscola, Pratosardo, Ottana e Tossilo)

  • Tossilo

  • e per il territorio svantaggiato della Marmilla.


ITER APPLICATIVO

  • comincierà con l'attivazione del territorio a settembre, con l'acquisizione delle Manifestazioni di Interesse da parte di imprese, persone e infrastrutture e predisposizione dell’Accordo di Programma e delle Schede di Intervento - settembre -dicembre 2012;

  • a dicembre poi verrà siglato l'Accordo di programma

  • e a gennaio 2013 verranno pubblicati i bandi.


I contributi saranno destinati alle piccole o piccolissime imprese dei seguenti settori:

  • green economy

  • agroalimentare

  • manifatturiero

  • turismo

  • nautica


La ripartizione dei fondi è effettuata come segue:

  • 65 milioni sono destinati all'area di Porto Torres

  • 50 milioni alla Sardegna Centrale a cui si aggiungono i 70 mln già impegnati per Tossilo

  • 13,7 milioni per offerta turistica integrata con l'attività della nautica e cantieristica a La Maddalena

  • 10 milioni per opere infrastrutturali e ricettive in Marmilla

  • 127 milioni per il Piano Sulcis


Considerato la grande importanza degli interventi in programma, seguirà a breve un ulteriore articolo con le specifiche e i requisiti richiesti per l'accesso ai contributi per ciascuna area.

Le imprese interessate a presentare manifestazione di interesse a settembre ed eventualmente ad essre inserite nell'accordo di programma, possono richiederci fin da ora di essere tenute tempestivamente aggiornate sugli sviluppi e sugli eventuali adempimenti richiesti.

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